Ogni anno nel giorno del nostro compleanno, accade qualcosa su cui merita riflettere.
Ti sei accorto che tra l’età anagrafica e quella psico-energetica c’è una differenza?C’è chi ha vent’anni all’anagrafe ma si sente già vecchio o “maturo”, c’è chi ne ha sessanta e si sente come se ne avesse trenta.
Che cosa determina questa differenza?
Le convinzioni sulla nostra età. E queste sono influenzate da tre fattori: i modelli culturali, le convinzioni acquisite in famiglia, le nostre convinzioni.
Culturalmente, una donna di 27 anni può essere considerata vecchia nelle società dove il matrimonio e i figli sono il valore più importante, in altre società a 27 anni sei una pischella- vedi gli Hunza- in altre ancora, sei una giovane che ha tutta la vita davanti a sè.
Le convinzioni legate all’età provenienti dalla famiglia hanno un gran peso nella percezione di noi stessi. Se la mamma o il babbo si sentivano già vecchi a 40 anni, è ovvio che la loro percezione è transitata anche a noi nonostante le nostre proclamate “diversità” di idee.
E le “nostre” convinzioni? Dipendono dalle esperienze di vita e soprattutto dal nostro livello di identificazione.
Quando ci identifichiamo con il corpo, ogni anno che passa (dopo gli “enta”) è vissuto con maggior ansia e preoccupazione. <<Sto invecchiando>> diventa il nostro mantra quotidiano che recitiamo inconsapevolmente e rafforziamo attraverso espressioni tipo: <<ormai>>, <che ci vuoi fare>>, <<la vita è cosi>>, ecc. E’ovvio che il nostro corpo è profondamente influenzato dalle convinzioni con cui lo nutriamo e possiamo verificarne l’efficacia dagli effetti.
C’è invece, un livello di identificazione molto diverso: con la Vitache siamo e che si manifesta attraverso il nostro organismo.
Come Vita, non vi è nascita né morte. La Vita è eterna e infinita, è multidimensionale. Questa Vita che siamo e che possiamo anche chiamare Coscienza, Intelligenza, Spirito, ecc. è senza età, giacché quella “singolarità puntiforme” come la scienza definisce il punto senza dimensioni da cui ha avuto inizio il Cosmo, è la stessa di oggi e sarà la stessa fra 100.000 anni.
Puoi dire che età ha il vento? Questa Vita che siamo è come il vento, senza forma, dimensioni, invisibile ma percepibile dagli effetti che ha.
E che dire delle cellule del nostro corpo?
La cellula madre da cui sono venute in esistenza i 37 miliardi circa di cellule del nostro corpo, che fine ha fatto? Sai che è sempre lei, da una dimensione quantistica (non materiale), a continuare a creare nuove figlie e dirigere tutte le funzioni dell’organismo? Ciò significa che lei è immortale. E se noi siamo “nati” da una cellula immortale, qual’é il nostro stato, la nostra età?
Vale la pena di riflettere!
Che ne diresti, per il tuo compleanno, di cambiare mantra e dirti ad esempio: << tanti Auguri a me che sono questa Vita immortale>>?
Be, Auguri a te, a me, a noi che siamo questa meravigliosa Vita infinita e immortale!
Ah, verifica gli effetti che quest’idea ha su di te e condividi !!!
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