Problemi o creatività divina?
“Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato”. Buddha.
Quante volte al giorno ti capita di usare la parola problema?
E come ti senti ogni volta che la usi?
Hai sentito anche tu quella sensazione alla bocca dello stomaco che ti fa sentire a disagio, oppure il cuore che inizia a battere forte all’idea di avere un altro problema da risolvere? Sudore freddo, tremore interiore, a volte un fuoco divampare dentro?
Ognuno ha le proprie modalità di percepire le sensazioni legate alla parola problema il cui significato corrente è, nell’accezione comune stando al dizionario:
* un “quesito di una certa importanza e difficoltà”
* ovvero una “questione controversa che può dare adito a soluzioni diverse: problema filosofico, etimologico, problema morale“, o anche
* un “caso difficile da affrontare e risolvere: i problemi dei giovani, problemi razziali, sociali”.
In sostanza, abbiamo accettato di attribuire a questa parola il significato più pesante possibile, quello della frequenza vibratoria più bassa e che ci ha portati nel campo della sofferenza, della separazione, della tribolazione.
Pensaci un momento come e quanto la parola problema sia associata con sforzo, fatica o stress?
Le parole sono molto potenti e hanno un impatto su tutta la nostra fisiologia oltre che sulla parte emozionale.
Che cosa sono le parole?
Esse sono l’espressione energetica più densa delle idee o informazioni, la materia prima da cui ogni cosa nasce e si sviluppa.
La scienza ha ampiamente dimostrato che tutto ciò che esiste nasce da informazioni ed energia, quindi da idee espresse nella nostra dimensione attraverso le parole, i concetti, insieme con le emozioni che generano.
Il potere delle parole è perciò così grande che esse possono farci ammalare oppure sanare, renderci schiavi oppure liberarci da catene interiori ed esterne.Possono bloccarci nella realizzazione dei nostri obiettivi oppure aiutarci a realizzare i nostri sogni.
Le parole sono parti delle nostre convinzioni, ossia idee in cui crediamo e che sono vere per noi indipendentemente da una qualsiasi verità oggettiva.
Le convinzioni sono le fondamenta su cui abbiamo costruito la nostra vita, la nostra realtà personale e collettiva.
Le nostre convinzioni, sono alla base della nostra stessa percezione. La percezione si adatta, si modella in base a ciò che pensiamo sia ‘vero’ per noi. E la percezione è interpretata come Realtà. E’ reale ciò che percepiamo e percepiamo ciò che pensiamo sia ‘vero’.
Ma ti sei mai fermato a pensare qual è il significato originario, etimologico di questa parola che crea così tanta ansia e stress?
Deriva dal latino problèma, proveniente dal greco próblema, evoluzione del termine probállein, composto da pro- ‘avanti’ e ballein ‘gettare’. Quindi il significato primario del termine problema, è ‘proporre, mettere innanzi.’
In pratica è stato degradato il significato originario che era ‘proporre o mettere innanzi o mettere avanti ‘- tutti significati positivi, propositivi, appartenenti al campo della gioia- il campo quantico delle infinite possibilità.
Tra l’altro, problema e progetto (dal francese projeter) hanno lo stesso significato etimologico: ‘gettare o lanciare in avanti’, ossia qualcosa che ci proponiamo di compiere, realizzare.
In altre parole, ‘avere’ un problema significa avere un obiettivo che desideriamo realizzare, qualcosa che scegliamo di attuare.
Problemi, obiettivi e progetti sono le modalità creative che noi utilizziamo per manifestare i nostri doni e talenti, per esprimere in questa dimensione la nostra parte Divina attraverso la forma umana.
Pertanto, ritorniamo ad attribuire alla parola problema il suo significato creativo primario e rallegriamoci di avere problemi davanti a noi perché così possiamo renderci conto di quanto siamo Divini oltre che umani.
In che modo potremmo vivere la vita in questa 3D se non portando in manifestazione le idee-informazioni presenti a livello virtuale nel campo quantico per poi farne esperienza?
Come co-creatori con l’universo abbiamo il potere, grazie all’attenzione e l’intenzione, di esternare e trasmettere le idee-informazioni attraverso le parole che usiamo- in forma verbale o scritta.
Questo articolo ne è un esempio. Quando è apparsa nella mia mente l’idea di approfondire la parola problema, in pratica ho materializzato in forma scritta l’dea- informazione che era già presente nel campo quantico.
Questa concretizzazione ha lo scopo di aiutarti ad abbandonare sempre di più il campo della sofferenza in cui hai vissuto finora e ricondurti, ricollegarti alla tua gioia interiore.
Inoltre, quando attribuiamo al problema il suo significato originario creativo, la nostra energia sale di frequenza e accediamo alla gioia e all’amore, al nostro stato naturale, divino. Da questo stato possiamo portare in manifestazione l’abbondanza dell’universo per ciascuno di noi e per tutti gli esseri umani.
E’ ciò che condividiamo nel Seminario Intensivo:
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